Gli anni 50 per lui furono anni estremamente difficili, che visse da vero e proprio bohémien. La sua arte non trova estimatori, se non in rarissimi casi.
Dal 1952 al 1954 espone al Salon des Indépendants, al Salon d'Automme.
Finché nel 1954 incontra l'americano Mr. Arthur Rocke, Presidente di un'importante compagnia newyorchese "Rocke International Corporation" con sedi in tutto il mondo. Questo mecenate acquista la sua intera collezione di 17 opere (le primissime) e lo invita a partire per l'America dove avrebbe potuto dipingere per lui in un villaggio di artisti. Ma Fernando non se la sente, lo ringrazia e rifiuta.
Gualtieri viene così lanciato nel mondo artistico americano, vince nel 1957 il primo premio al Salon di New York.
Dal 1958 al 1960 risiede a Londra dove ottiene un clamoroso successo alla celebre Bond Street Gallery. Nel Regno Unito venne chiamato per eseguire alcuni ritratti di nobili famiglie, in quanto apprezzato ritrattista italiano sulla maniera di Annigoni. A Londra nello stesso anno sposa la donna della sua vita, Yvette.
Nel 1959 espone nostalgicamente a Riccione e poi a Parigi, alla Galleria Berngeim Jeune Dauberville. Nel 1963 Georges Duhamel dell'Académie Française lo presenta nella famosa Galleria di André Weil, che gli apre - onore fra i più alti - una mostra personale permanente.
Il 1966 segna una svolta importante nella vita artistica di Gualtieri.
Dopo tre anni di studi e di ricerche sulla luminosità dello spettro solare, la sua Arte si immerge nell'impalpabilità della luce e del colore, ed egli si inserisce fra i Maestri indiscussi del cromatismo moderno.
Proprio verso la metà degli anni '60 viene notato dal presidente di una Compagnia di estrazione petrolifera canadese, amante dell'arte, il signor John Scrymgeour, e Gualtieri parte per il Canada, ove s'impone entusiasticamente al Petroleum Club di Calgary e diventa il pittore preferito della società d'oltreoceano.
Sono finiti ormai gli anni da bohémien.
Negli anni seguenti Gualtieri continua ad esporre in Europa, in Asia, in America.
è a Tokio alla Daimaru Art Gallery, a Milano alla Clessidra, al Club International du Droit et de l'Economie di Parigi, in Sicilia ed ancora in Canada a Calgary, a Quebec, a Toronto (Centre Culturel), a Ottawa (alla Gallerie Nationale du Canada), a New York (all'Hammer Gallery) e a Deauville (alla Gallerie J.F. Apesteguy), a Cannes ed ancora a Tokio, in Svizzera a Ginevra...
Ma, ad ogni estate, Gualtieri ritorna nella sua terra, a Talamello e a Viserbella, per ritrovare le sue radici, la sua vitalità, il soffio d'ossigeno, l'ispirazione poetica necessarie all'artista per rinnovarsi, ricrearsi ogni volta e purificarsi nella serena pace della Valmarecchia.
Nel 1982 il Consiglio Comunale di Talamello, gli conferisce la Cittadinanza Onoraria.
Continuano i suoi viaggi, i premi, i riconoscimenti e le sue mostre in tutto il mondo, in particolare nell'Oriente asiatico: dal Giappone, dove espone regolarmente dal 1986, alla Cina. Pechino, Hangzhou, dove ottiene un clamoroso consenso di critica e di pubblico, per le sue opere ad olio e a pastello, queste ultime eseguite sulle montagne locali.
Fra il 1985/86 e il 1987/88 in occasione della biennale Francia-Giappone nella terra del sol levate, Gualtieri ha esposto nelle seguenti città: Tottori (Museo); Sendai (Galleria); Tokyo (Museo municipale); Yamaguchi (Centro Culturale); Kanazawa (Centro Culturale di Yomiuri); Hiroshima (Galleria); Ishinomaki (Centro Culturale); Sapporo (Galleria Municipale); Fukuoka (Museo Municipale); Osaka (Museo Municipale); Nagoya (Museo Municipale); Fukushima; Shizuoka.
Quindi Gualtieri è fra gli artisti "francesi" (anche se lui dice sempre di essere italiano e romagnolo) a rappresentare ufficialmente l'arte contemporanea francese ora in Giappone, ora in Cina e pure nei Paesi Arabi, dove la sua arte è particolarmente apprezzata ed ambita.
Già attorno alla fine del secolo XX, il Maestro prende la decisione di non vendere più le sue opere, ma di cercare per loro la perennità, attraverso alcune donazioni a Musei italiani e francesi.
E così... Nel 2002 dona 14 grandi tele al Comune montefeltrano di Talamello, e l'Amministrazione Comunale nel settembre dello stesso anno inaugura il Museo Gualtieri "Lo Splendore del Reale".
La più importante collezione personale del maestro Fernando Gualtieri al mondo.
Tra il 2004 e il 2010 seguiranno ulteriori donazioni in Italia e in Francia: allo stesso museo personale di Talamello, a quelli di Rimini, di Cesena, di Bologna, di Auvers-sour-Oise (dov'è sepolto Van Gogh), di Longwy, di Longlaville.